27.9.05

Libero Spot

Avevamo bisogno di un'ulteriore conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che RaiDue è ormai completamente abbandonata tra le confortevoli braccia della Lega?

Ieri sera, alle 23:30 circa, il TG2 ha concluso la propria edizione di mezza sera con un lungo (anzi, interminabile considerato l'argomento) servizio sull'uscita in edicola dell'ennesima "vita di Mussolini", scritta da Vittorio "Addams" Feltri ed allegata - da oggi e a fascicoli - al giornale Libero. Segue intervista all'autore, che assicura la rivelazione di nuovi ed esclusivi scoop (!).

Vorrei capire quali scoops rimangano da rivelare su un personaggio morto 60 anni fa e sul quale hanno indagato - con titolo sensibilmente superiore al pur volonteroso Vittorio - fior di storici (De Felice su tutti). Gli unici scoops, mi sembra di poter capire, sono certamente relativi alla capacità (ancora molto efficace e insita nella figura mussoliniana) di far vendere ai molti nostalgici qualche copia in più e quello della completa e totale lottizzazione - anche promozionale, a questo punto - di qualsiasi fotogramma televisivo di RaiDue al nuovo capufficio padano.

22.9.05

Arrivano i mostri!

[pubblicato anche su TvBlog]

Alcune cose viste durante la serata televisiva di mercoledì 21 settembre.

Su Italia1. L'ultima puntata della serie di successo "Dr. House", nonostante abbia sbancato i dati di ascolto durante le ultime settimane, è stata trasmessa con mezz'ora di anticipo senza peraltro avvisare ufficialmente i numerosi fans. Si dice in giro sulla Rete che sia stata memorabile: ancora non l'ho vista, ma temo la videoregistrazione acquisita avendo letto dell'imperdonabile slittamento. Un lettore, sul forum di Aldo Grasso, si chiede quando la dignità dei telefilms verrà equiparata a quella degli esausti reality.

Su RaiDue. Esordio dell'Isola dei Famosi (?) 3. Raggiunto ormai lo status di parodia del concetto di reality. Stiamo esaurendo gli artisti dimenticati: è ora di dare spazio alle parentele, sempre più lontane. Una vera icona trash dei nostri tempi: quasi come la Ventura, progressivamente metamorfica (bisturi o trucco?) e come lo spot relativo al concorso per passare una luna di miele sull'isola. Terrificante. Un'unica domanda pervade la nostra mente di bambini cresciuta a colpi di Mal e del suo Dirigibile: quanti anni ha in realtà Maria Giovanna Elmi?

Su RaiUno. Porta a Porta: 37a - ripeto, trentasettesima - puntata dedicata alla difesa d'ufficio di Annamaria Franzoni. Il numero indicato non è sarcastico: quest'estate Marco Travaglio si era preso l'onere di contare gli speciali su Cogne, imbastiti dal Vespone, ed era arrivato a 36. Credo, in verità, che dallo scorso Ferragosto non ce ne siano state altre: ergo siamo arrivati a 37. Ospiti in studio, il solito capannello annoiato capitanato da Madame Palombelli, da Paolo Crepet (con golfino) e dal criminologo Francesco Bruno (senza plastico). Quest'ultimo è l'unico ad osare un timido contradditorio con il morboso conduttore, che continua a rovistare nel migliore archivio del luogo comune da basso giornalismo ("la Franzoni è un caso unico nella storia", "c'é un assassino ancora libero tra noi, in giro per Cogne e per l'Italia") sfregandosi rumorosamente le mani e ostentando una deglutizione equivoca, che spero dovuta a protesi dentali e non alla libido da delitto efferato.

Su Canale5. Bob Mitraglia conduce Matrix tra i fenomeni paranormali, alcuni dei quali presenti in studio (come uno stralunato rabdomante toscano). Ho ormai raggiunto la certezza che Mentana non abbia più niente da dire: giustifica continuamente la propria gaiezza incontrollata con un presunto "tono semiserio", che la trasmissione intenderebbe dare a qualsiasi tematica (a che pro?). Sottolinea questo aspetto come se si dovesse giustificare di un registro poco consono ad un format di approfondimento giornalistico, quale effettivamente appare al telespettatore. Mi sembra anche un pò offensivo, per gli ospiti e per la credibilità della conversazione, questo perenne status ridanciano e ipercinetico.

Infine, su MTV. Esilarante puntata degli Osbourne, dedicata ai loro animali domestici (uma miriade di cani e gatti che non sono neanche riuscito a contare) e ai disastri - soprattutto igienici - da loro spalmati su tappeti e divani. Geniale. Geniale ed esilarante, tanto da far apparire Ozzy il soggetto più normale apparso sul panorama televisivo nazionale: il che è tutto dire.

21.9.05

Scaramacai is back!




Io son Scaramacai
nel bel mezzo dei suoi guai
Mi sun Scaramacai
cumbinu sempre guai


Un'inquietante e angosciata notizia attraversa da alcuni mesi la Rete: che fine ha fatto Scaramacai? Il simpatico pagliaccio interpretato da Pinuccia Nava, infatti, nonostante abbia percorso tanti anni di programmazione televisiva (dal 1955 al 1966), è praticamente sparito dalle fonti "ufficiali" (RaiClick compresa) mentre ritorna allegramente nella memoria popolare attraverso ricordi, filastrocche e riferimenti dei bambini di allora...

Ieri sera, invece, improvvisamente durante la prima puntata della nuova serie di Ballarò, abbiamo assistito all'ennesima, esilarante prova di Giulio Bagonghi Tremonti e abbiamo capito che in realtà Scaramacai è ancora tra noi.

Questa damina fiscale, questo pupazzo dell'economia, più simile all'imitazione di Corrado Guzzanti che a se stesso, è ancora capace di ostentare una caparbia e illimitata fiducia nel proprio insipiente (anzi, arrogante) senso dell'umorismo, caratterizzato da drammatici attimi di atterrito silenzio della sgomenta audience più che da sonore risate.

Lo Sbirulino del 740, il baldo Scaramacai redivivo, improvvisamente irrompe nelle nostre brumose serate con la sua simpatia agghiacciante, con le sue freddure lacero-contuse, la sua parlata da sintetizzatore vocale difettoso: è allora che capiamo che il clown, in realtà, dietro la puerile maschera rubiconda e ghignosa nasconde l'indole da avversario di Batman e di tutti i sogni dei contribuenti di buona volontà.

19.9.05

Maltese docet

Leggo sul web una nota di Curzio Maltese su GiGGi Marzullo: "una volta, di notte, sul Primo Canale avevamo il monoscopio. Ora abbiamo Marzullo. E' uguale".

Non so quando sia stata scritta, né in quale occasione: so solo che è geniale.

16.9.05

Parola di Giobbe...

L'altra sera ho avuto modo di registrare Bimbi neri, notti bianche, un documentario girato da Giobbe Covatta in Uganda per testimoniare il reclutamento forzato di molti bambini nella guerriglia, bambini rapiti di notte dalle comunità.
Al di là delle immagini e delle testimonianze, drammatiche e toccanti, non posso fare a meno nuovamente di sottolineare l'eccezionale umanità e la straordinaria intelligenza di Covatta, disposto anche a sdrammatizzare (con la consueta sagacia) alcune situazioni per evitare di cadere nell'inevitabile umanitarismo patetico e retorico.

Tanto di cappello a quest'uomo che sta dedicando - da anni - la propria notorietà e la propria disponibilità alla causa dell'Africa e di AMREF, coinvolgendo in queste sue esperienze altri colleghi come Gioele Dix, la Gialappa's, Simona Izzo e Ricky Tognazzi e tanti altri personaggi di grande spessore.

Altro che reality, altro che Isole o Talpe: questi sono i veri VIP esemplari...

12.9.05

Fede incrollabile

Dopo più di 10 anni di sarcastiche imitazioni, parodie, feroci contestazioni e grottesche figure, continuo a stupirmi - me, ingenuo! - delle viscide riproposizioni integrali dei discorsi berlusconiani nei TG4 notturni. E Fede sembra realmente goderci.

D'accordo, non le seguo. Mi irritano, certo, per l'oggettiva e servile faziosità, ma riesco tranquillamente a dormire la notte segregandole in un canale selezionato raramente.

M'incazzo, però, come una bestia quando questa pantomima in replica centellinata interferisce con il timer del videoregistratore, regolarmente puntato ad un'ora antelucana per catturare una pellicola neorealista trasmessa raramente, espandendone la durata (o posticipandone l'inizio) oltre alle più pessimistiche previsioni di appassionato previdente.

Ecco, allora, che strangolerei questo Direttore d'Azzardo, questo Pulitzer della lampada UVA, questo Eroe delle Due Repubbliche...

9.9.05

Mrs. Menopausa

Indescrivibili. Il personaggio e la sua indisponenza.
Solo un genio ipercompreso come Marzullo poteva assurgerla a opinionista, ospite fisso del suo baraccone di mezza sera. Ovvero solo un uomo (un perché) che saluta la distratta audience con "Buonasera, buonanotte"; solo un personaggio il cui cervello ha lasciato un penzolante e desolante cartello: "torno subito".

Anselma Menopausa Dell'Olio, Grimilde per gli amici, è la rivelazione che la Befana esiste ed è pure parecchio incazzata. Se fossi bimbo, murerei il camino la sera del 6 gennaio: non per il rischio di ricevere carbone, ma per il timore che possa trovare una calza piena di libri di Oriana Fallaci. Forse molti piccoli musulmani dormono placidi proprio per questa terribile prospettiva prettamente occidentale.

Si tranquillizzino le signore di mezza età: non è solo la menopausa ad avere questi effetti collaterali. E' necessario miscelarne i devastanti effetti fisiologici e ormonali con una (inevitabilmente) massiccia dose quotidiana di Giulianone Ferrara. Si spiega, così, l'origine dei disturbi di questa eroina del supermachismo, una maschera da Wrestling peso piuma, la degna ambasciatrice ideologica di Chuck Norris.

Credevo che Clarissa Burt, dopo Heather Parisi, Don Lurio, Dan Peterson e tutta la troupe di "Beautiful", fosse l'ultima testimonial di quel codazzo di personaggi 'ammeregani' venuti a far bisboccia sul patrio video. Mi sbagliavo: sua maestà Grimilde occupa oggi, novella illuminista all'uranio impoverito, un sacro posto nei nostri cuori neo-con.

8.9.05

Vacuità di mezza sera

Ho un'età che, culturalmente, mi ha permesso di crescere con molte certezze: la triade Zoff-Gentile-Cabrini, gli alligatori cresciuti nelle fogne di New York, la terribile jella portata dalla Prinz e l'inquietante amicizia di Marzullo con De Mita.

Questa "indiscrezione" sui legami scolastici tra tra Gigi e il figlio dell'ex-potentissimo Ciriaco, mi viene in mente ogni qual volta - e sono frequenti, dal momento che Marzullo occupa ormai in pianta stabile il palinsesto notturno di RaiUno - la sua facciona caricaturale compare in video per destreggiarsi beatamente, come un vero sbarazzino dell'intelletto, fra i luoghi comuni di storia, costume, società e cinema. E non è neppure simpatico.

Probabilmente ancora all'oscuro della propria, sublime banalità, e della deriva politica intrapresa dall'antico Protettore (ma, oggi, chi ha ancora il coraggio di imporcelo?), il buon "Giggi" sfoggia da anni, dalle sicure sponde di un porto al riparo dai marosi assassini dello share e dell'auditel, la sua imperturbabile vacuità di showman piccino-picciò.

Tutto, in lui, sa di pret-a-porter: dalle domande sciatte e insignificanti alle osservazioni, stantìe ed ampiamente ruminate, da un look stile colloquio di lavoro al capello fluente su montatura curiale (molto Don Oreste).

Un vero pannello prefabbricato dell'informazione televisiva.

2.9.05

Pazza io?

Alle 23:59 di ieri sera siamo venuti a sapere, dal Televideo Mediaset, che il morbo della "Mucca Pazza" sarebbe stato diffuso da "resti umani" utilizzati dai contandini indiani per 'tagliare' i mangimi prodotti con ossa animali.

Nonostante la ricerca sia diffusa da The Lancet, prestigiosa rivista inglese di medicina, mi rimbomba ancora nelle orecchie quello che mi disse - poco tempo fa - un amico, operatore nel campo della zootecnìa da molti anni: "non esiste UN SOLO CASO, documentato, di trasmissione diretta del morbo da bovino a essere umano". Questa persona mi avrebbe detto anche che gli stessi professionisti del settore si chiedono come possa essere stato diffusa una tale sciocchezza.

Grandi Numeri. Si parla di circa 150 casi documentati di morbo Creutzfeldt-Jakob, versione 'umana' dell'Encefalopatia Spongiforme Bovina (Bse) che ha colpito gli animali, dagli anni Cinquanta (momento in cui si sarebbe diffuso il morbo). Ora grava su di noi, invece, lo spettro dell'influenza aviaria. Gli organi di stampa, su tutti la televisione, ci bombardano di questi anatemi quotidianamente: un uomo, ieri, sarebbe morto in Vietnam proprio per quest'ultima, terribile epidemia.

Quante persone muoiono, ogni anno, per un semplice raffreddore o per una reazione allergica alla frutta, in tutto il mondo? Dobbiamo mettere al bando anche le fragole e la papaya?

1.9.05

Il loro tsnunami?

Ok... ok.
Aspettiamo un attimo: cerchiamo di capire.

Ieri sera torno a casa dallo studio, di corsa, per vedere il telegiornale. Ho ancora negli occhi le immagini, rubate ad Internet, della strage a Baghdad e nelle orecchie il rimbalzare del numero dei morti, 400-500-600-637-638-1000... Voglio capire cosa è successo.

Mi sintonizzo alle 20:00 su Canale5: spero così di evitare, sul TG1Vaticano, la retorica prolissa di Ratzinger che si dice "addolorato per le vittime innocenti". Primi 3 titoli dedicati all'uragano Katrina, per un totale temporale di circa 15 minuti (il 50% della durata complessiva del notiziario). Ma non è questo a irritarmi maggiormente. Sono i paragoni irriguardosi di Bush ("è il nostro tsunami") e il panorama post-atomico proposto dall'inviato ("sembra Hiroshima"). Basta, cambio canale.
Passo - turandomi il naso - sul TG1. Ancora New Orleans. Sfioriamo il ridicolo: sta per partire un'intervista a Renzo Prezzemolo Arbore, sul significato di Dixieland, ovvero quello che rappresenta nella musica New Orleans...

Affondo la testa nel piatto. Rido rumorosamente e amaramente. Spengo la tv.