18.1.06

Il ritorno dello Jedi

Al di là della posizione politica di ogni libero telespettatore, è dovere del semplice e privato osservatore annotare una preoccupante recrudescenza della pervasività multimediale del Presidente del Consiglio.

Dopo l'intervento telefonico a Ballarò (RaiTre) di ieri sera, il Cavaliere Jedi Silvio Berlusconi ha partecipato questa mattina a Isoradio e Unomattina (RaiUno).
Domani sera sarà ospite di Clemente Mimun a Dopo Tg1 e, successivamente, di Anna La Rosa ad Alice.
Venerdì sera il gran finale, con un faccia a faccia - opposto a Francesco Rutelli - nello studio di Matrix (Canale 5).

Questa continuità rappresenta la prova più evidente che i comunisti hanno occupato militarmente la televisione pubblica e i principali mezzi di informazione, come da raffinato Teorema del Suddetto più volte enunciato e tenacemente dimostrato. Luke Carlo Azeglio Skywalker, sta attualmente tentando (da solo, nel più orrifico Deserto del Pianeta dell'Informazione) di riportare tutti alla ragione, auspicando obiettività e moderazione.

Che la forza sia con noi.

12.1.06

Si stava meglio quando si stava peggio?

Figure straordinarie. Persone che hanno trasceso la carne per toccare il Puro Spirito. Persone con luci e ombre, ma dal peso storico eccezionale. Vite non comuni, ricche, intense e uniche. Un viaggio affascinante. Un cammino a ritroso nel tempo. Un pellegrinaggio nelle radici della nostra civiltà. Alla conduzione, Elena Guarnieri, volto di Studio aperto, temporaneamente prestato alla rete diretta da Giancarlo Scheri.

Con Vite straordinarie, i telespettatori di Retequattro affronteranno un lungo viaggio intorno al mondo per ripercorrere la storia delle apparizioni di Maria; l'infanzia di Gesù, suo Figlio; l'avventura umana e imprenditoriale di Gianni Agnelli; l'infaticabile lavoro di Madre Teresa; la vita privata di Benito Mussolini. Un percorso che si snoderà tra Lourdes e Torino, proseguendo per la Palestina, toccando Predappio e Roma e, infine, concludersi a Calcutta.


All'aulica e ridondante presentazione on-line, io avrei aggiunto Topolino, David Beckham, Mario e Pippo Santonastaso e Cristiano Malgioglio. Gli stessi imperscrutabili motivi filologici, del resto, legano la Punto alla Repubblica Sociale, ai diseredati di Bombay (lasciando perdere, per carità!, aspetti ben più mistici)...

Dopo la fiction su Edda Mussolini e Galeazzo Ciano, sembra che la storia sia diventata materia d'opinione quotidiana. Da qualsiasi parte insorgono le revisioni più disparate - frutto probabilmente di chiacchericcio da bar, data l'originalità delle rivelazioni e delle analisi - ben rappresentate dalla inconsistente pomposità di questa trasmissione: un'accozzaglia di notizie e fatti spacciata per rivelazione. Accostare personaggi di caratura morale e statura intellettuale - nonche storica - così eterogenea, vendendola peraltro come straordinaria e quindi omologandola, è uno stratagemma giornalistico veramente piccino.

La beatificazione di Benito Mussolini e Gianni Agnelli è vicina: già condividono un posto nel paradiso mediatico assieme a coinquilini di una certa levatura. La vostra parte - come giornalisti perspicaci e responsabili - l'avete fatta: che il Vaticano, ora, pensi alle restanti formalità.

10.1.06

MALEvisione...

La Legge 223 del 6 agosto 1990 (“Legge Mammì”), recita testualmente: “È vietata la trasmissione di programmi che possano nuocere allo sviluppo psichico o morale dei minori che contengono scene di violenza gratuita o pornografiche, che inducano ad atteggiamenti di intolleranza basati su differenze di razza sesso, religione o nazionalità. È comunque vietata la trasmissione di film ai quali sia stato negato il nulla osta per la protezione o la rappresentazione in pubblico oppure siano stati vietati ai minori di anni diciotto.

In caso di violazione del divieto di cui al comma 11 del presente articolo si applicano le sanzioni previste dall'articolo 15 della legge 21 aprile 1962, n. 161, intendendosi per chiusura del locale la disattivazione dell'impianto. I film vietati ai minori di anni quattordici non possono essere trasmessi né integralmente né parzialmente prima delle ore 22,30 e dopo le ore 7
”.

Su questa base legislativa – moralmente ineccepibile, almeno idealmente, ma di ardua applicazione filologica – sono stati compiuti, negli anni, veri e propri “sfregi” artistici su numerose pellicole d’autore (originariamente “vietate ai minori”) per renderle idonee alla trasmissione catodica: tra i tanti, ad esempio, ricordo la scellerata eliminazione della scena della sodomizzazione “intuita” di Marsellus Wallace in Pulp Fiction (Quentin Tarantino, 1994), della durata di poche decine di secondi ma fondamentale alla piena comprensione dello scorrimento del plot (necessaria, però, ad abbassare il divieto ai “minori di 14 anni” e permettere il passaggio della pellicola sui candidi teleschermi della prima serata nazionale e familiare).

Simmetricamente alla ratio della norma - pedagogica e fortemente educativa, almeno sulla carta – i telegiornali oggi, invece, appaiono sempre più affrancati dal senso del pudore e della responsabilità sociale di certe notizie e immagini. E’ di ieri pomeriggio alle ore 17:00 (ovvero la punta massima di ascolti dei minori, tra una partita a videogames e un cartone animato) la trasmissione delle immagini, da parte del TG1, della fredda esecuzione di Fabrizio Quattrocchi; mentre poche settimane prima di Natale, durante l’edizione delle 13:00 del TG5 (ovvero al ritorno a casa da scuola degli amati pargoli), sono state diffuse con ampia enfasi e angosciato pathos ematico le dettagliate immagini, girate direttamente nella baita e poche ore dopo il delitto di Cogne: come in una trance demenzial-giornalistica, non sono mancati ovviamente abbondanti zoom sugli schizzi di sangue a parete e sulle pozze scure a pavimento (doverosi per i medici legali e arma di ordinanza dei sedicenti giornalisti).

A volte fatico profondamente a comprendere e descrivere, alla mia logica, la televisione e la fisionomia della società di cui è specchio.

8.1.06

Lo scandalo "Live8-Roma" in DVD...

Se non altro uno pensa alla beneficenza: ben 24.50 Euro (pari a circa 47.000 delle vecchie lire) simbolicamente donati al Trust di Geldof, con stima e riconoscenza per l'attività svolta. Altrimenti ci sarebbe da impazzire di rabbia, contro le majors discografiche, gli artisti italiani e l'organizzazione, per i soldi letteralmente "buttati". L'evento televisivo (e culturale) dell'anno passato, nove concerti planetari, decine di stars coinvolte... stuprate idealmente, di colpo, dalla meschinità dei nostri menestrelli e dai loro 'tirapiedi'!

Ma vediamo in dettaglio la "pietra dello scandalo" (della quale atrofia, incredibilmente, a parte le contestazioni di molti appassionati, in Rete mancano precisazioni ufficiali o note degli artisti in merito).

Le passate festività, oltre allo splendido cofanetto ufficiale (da 4 dischi), mi hanno consegnato anche il DVD del concerto romano dello scorso 2 luglio - tenuto al Circo Massimo - e pubblicato da poche settimane dalla Emi. Una volta aperta la confezione e consultato il booklet interno, sono inorridito: manca praticamente il succo dell'evento. Delle numerose personalità coinvolte, alcune care a diverse generazioni di fans e dall'apparente impegno sociale, solo 11 hanno dato la propria disponibilità a comparire nell'edizione monografica italiana. La grandiosità dell'evento e degli ideali umanitari, che hanno visto (ad esempio) la riunificazione - per l'occasione - di mostri sacri come i Pink Floyd e Who, sfuma di fronte ai bisticci provinciali di quattro artisti nostrani, incapaci - a quanto pare - di accordarsi sugli stessi diritti di immagine, facendo una magra figura e turlupinando in un sol colpo consumatori, organizzazione e i destinatari del messaggio globale (ovvero i diseredati, ideali beneficiari del messaggio di quell'impegno collettivo qui palesemente disatteso).

Questa la scaletta "ufficiale" della giornata: in neretto gli artisti presenti nel DVD singolo e attualmente in vendita...

Biagio Antonacci - "Immagina", "Liberatemi", "Se Io Se Lei", "Non Ci Facciamo Compagnia"

Claudio Baglioni - "Mille Giorni di Te e di Me", "Le Mani e L' Anima", "La Vita è Adesso", "Avrai"

Alex Britti - "Gelido", "7000 Caffè"

Cesare Cremonini - "Padre Madre", "50 Special"

Duran Duran - "(Reach Up For The) Sunrise", "Ordinary World", "Save A Prayer", "Wild Boys" (*)

Francesco De Gregori - "L'Agnello Di Dio", "La Donna Cannone", "La Storia"

Elisa - "Luce (Tramonti A Nord Ovest)", "Una Poesia Anche Per Te"

Gemelli Diversi - "Un Altro Ballo", "Mary"

Irene Grandi - "Per Fare L'Amore", "Santissima Janis"

Faith Hill - "Mississippi Girl", "Breathe", "Piece Of My Heart"

Jovanotti - "Mani Libere", "Una Tribù Che Balla", "L'Ombelico Del Mondo"

Luciano Ligabue - "Non è Tempo Per Noi", "Urlando Contro Il Cielo", "Il Mio Nome È Mai Più" (feat. Jovanotti+Piero Pelù)

Fiorella Mannoia - "Sally", "Clandestino", "Mio Fratello Che Guardi Il Mondo"

Tim McGraw - "Drugs or Jesus", "Live Like You Were Dying"

Negramaro - "Non Una Parola", "Escucha Me?"

Negrita - "Rotolando", "Cambio"

Nek - "Almeno Stavolta", "Se Io Non Avessi Te", "Lascia Che Io Sia"

Noa - "Eye In The Sky", "Speaking", "Beauty Of That"

Orchestra Piazza Vittorio

Mauro Pagani - "Heanda", "Stuck Is Stuck"

Laura Pausini - "Una Piccola Poesia", "Parlami"

Piero Pelù - " Io Ci Sarò", "Bomba Boomerang", "Lacio Drom"

Max Pezzali - "La Dura Legge Del Goal", "Come Mai", "Hanno Ucciso l'Uomo Ragno"

Planet Funk - "Ultraviolet Days" , "Stop Me", "The Switch"

Povia - "I Bambini Fanno Oh!", "Fiori"

Ron - "Una Città Per Cantare", "Non Abbiam Bisogno Di Parole"

Tiromancino - "Imparare Dal Vento", "Nessuna Certezza", "È Necessario"

Velvet - "Il Mondo è Fuori", "Search And Destroy", "Dovevo Dirti Molte Cose"

Antonello Venditti - "Che Fantastica Storia È La Vita", "Ci Vorrebbe Un Amico", "Roma Capoccia"

Le Vibrazioni - "Sono Più Sereno", "Vieni Da Me"

Renato Zero - "Cercami", "Nei Giardini Che Nessuno Sa", "I Migliori Anni Della Nostra Vita"

Zucchero - "Overdose (d’Amore)", "Madre Dolcissima", "Everybody’s Got To Learn Sometime", "Diavolo In Me"

(*): i Duran Duran, unici artisti del concerto italiano, sono stati inclusi nel cofanetto antologico originale a 4 dischi.


Nonostante abbia tentato di reperire notizie sulle assenze ingiustificate in Internet, non sono riuscito a comprendere il perché di tali defezioni. Non certo ideologiche, immagino: molti artisti 'scomparsi' sono noti per l'impegno profuso negli ultimi anni in iniziative omologhe. Maliziosamente deduco siano problematiche puramente amministrative e/o commerciali... di fronte alle quali - a quanto pare - si rendono maggiormente disponibili i procuratori di Robbie Williams rispetto a quelli di Irene Grandi e Biagio Antonacci.

Alla faccia del linguaggio universale. E agli italiani "brava gente".


(P.S.: come se non bastasse, per la nota Legge di Murphy 'al danno si è sommata la beffa'. Leggendo il DVD con il mio lettore Pioneer DV-575A, selezionando i contenuti extra si hanno spiacevoli blocchi della visione e salti iniziali dei filmati...)

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2.1.06

L'Anno che Verrà?

Costretti a casa da motivi di solidarietà amicale (una collega stava soffrendo pene d'amore), abbiamo acquistato gli ingredienti necessari a preparare un dignitoso cenone 'home made' e prospettato di sbarcare nel nuovo anno accompagnati dalle immagini trash/pop di un sano, vecchio Capodanno televisivo nazionalpopolare. Nonostante fossimo domiciliati a poche centinaia di metri dal palco (a Rimini), il programma si annunciava interessante: dalla famiglia Carrisi ad un obnubilato Grignani, passando per Cristiano Malgioglio, caricatura di sè stesso. Fuori, una temperatura parapolare e una pioggia ghiacciata promettevano disagi: due anni fa li sopportammo per Ivano Fossati e Fiorella Mannoia in quel di Roma... ma apparivano già insostenibili, sulla carta, nella lunga attesa di ascoltare Sbucciami in versione latina (=Pélame).

Al momento di preparare gli antipasti, distrattamente avevamo sintonizzato il televisore sullo "spettacolo" per lasciarci accompagnare dal soliloquio piacione di Carlo Conti, quel personaggio che - non so perché - sa immancabilmente di già visto. Non discorsi, ma chiacchere di sottofondo: assolutamente tollerabili. Già seduti a tavola, invece, il brodo andava storto nel vedere Marzullo porre agli artisti alcune domande - assolutamente surreali, dati il luogo, il momento e l'interlocutore - alle quali solo Alex Britti è riuscito ad opporre un beffardo e intelligente 'boh?' (ovvero quello che tutti si aspettavano, o che speravano dicesse). Tra una canzone e l'altra, non sono mancati quiz telefonici con i telespettatori, le immancabili vallette a tranci (considerando l'abbigliamento succinto e il clima antartico) mute ma sorridenti, molti luoghi comuni e litri di risate inamidate. Nel frattempo, risuonava frequente, greve e solenne il conto alla rovescia verso la mezzanotte, cominciato scandendo manciate di ore e minuti: un buon rifugio al niente da dire.

Ormai storditi dall'alcool, dalla digestione ingolfata e dalla lentezza della trasmissione, il brindisi è arrivato clandestino e improvviso: ci siamo ritrovati a stappare il 2006 accompagnati da quell'aria triste di festa di periferia, dipinta con maestria da Paolo Villaggio nel primo Fantozzi ed emanata dal televisore ormai esausto... colpo di grazia inferto ad un annus horribilis.
Mi chiedo: perché adattare uno spettacolo musicale ai tempi televisivi, imponendo agli spettatori assiderati un quiz tratto dai più bassi repertori domenicali? Perché non ritornare alla trasmissione di un evento - che evento deve essere, non ripetizione stanca di linguaggi e messaggi pomeridiani - evitando di riproporre le domande Marzulliane o il gossip di terza mano di Malgioglio (la storia di Angelina Jolie e di Bredde Pitte...)?

Se queste sono le premesse, il titolo della nottata ("L'Anno che Verrà") appare più una minaccia che una promessa.

Buon 2006 a tutti.