Marzullo va alla guerra
[pubblicato anche su TvBlog]
Da romantico appassionato di storia contemporanea, è con un certo brivido che qualche settimana fa sono venuto a conoscenza della trasmissione - dal titolo lievemente pretenzioso - Ventesimo Secolo, diffusa da RaiUno ogni mercoledì sera alle ore 22:30.
Due settimane fa mi sono posizionato fantozzianamente con vestagliona di flanella e Peroni ghiacciata - risparmio la libertà del gesto successivo - in fremente attesa della messa in onda. Come nel peggior coito interrotto, però, quando sono comparsi in video gli autori della stessa, Gianni Bisiach e Gigi Marzullo, gli ardori si sono dissolti, improvvisamente, in maniera assolutamente nociva per il mio fisico ormai stantìo.
Il documentario è stata una carrellata di immagini fulminee, su anni ed eventi troppo complessi per essere liquidati in modo didascalico e puramente divulgativo. Decisamente più adatto ad un pubblico meramente curioso che realmente competente. Irritante, inoltre, il feticismo (non riesco ormai a definirlo in altro modo) di Bisiach per la famiglia Kennedy, comprensibile per JFK ma superfluo per Ted, alla quale l'Autore riconduce qualsiasi nota di costume o di politica dei primi anni Sessanta, in modo che il contenitore possieda un retrogusto speculativo e popolare: quasi una Domenica del Corriere animata, ingiallita dal tempo.
Che il parruccone di mezzasera passasse improvvisamente dalle domande sui sogni e la vita poste a sconosciute starlettes agli interrogativi sulla Guerra Fredda mi sembrava, sinceramente, un azzardo. Ma la presenza del redivivo Bisiach, quello dei videobignami mattutini e del commento con tono monocorde da Settimana Incom, purtroppo mi ha confermato ancora una volta che il punto di riferimento in TV, per quello che riguarda l'approfondimento storico, rimangono i documentari LUCE curati da Nicola Caracciolo e trasmessi saltuariamente da RaiTre.
Vedere per credere.
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