10.12.04

Vade retro, Lecciso!

La fine d’anno televisiva ci sta riservando uno dei fenomeni più inquietanti e – forse – più indicativi dell’attuale vacuità popolare di quanto qualsiasi fosco scenario futuristico Orwelliano potesse paventare decenni fa. Loredana “Forrest Gump” Lecciso, bamboletta gonfiabile disperatamente sbracata in minigonne del “vorrei ma forse potevo, una volta” e in scollature aperte sul polistirolo, levita leggera tra salotti, satira e notiziari, sballottata equamente tra reti nazionali e commerciali in aiuto messianico delle trasmissioni in agonia. Quasi paradossale nella sua espressione imperturbabilmente e palesemente asimmetrica (silicone del chirurgo surrealista? cazzotti di qualche telespettatore?) e nei capelli cotonati stile Platinette, Forrest appare come la materializzazione ubiqua dei peggiori incubi televisivi, limitandosi a presenziare in qualsiasi trasmissione e per questo scatenando, in modo assolutamente passivo, infuocati dibattiti di sociologi e “vips” (per favore, basta con ‘stà parola!). Ma lei furbescamente inganna tutti, rimirandosi perplessa nei monitors, troppo assorta nella propria, arrancante necessità di apparire. Chi è, o “cos’è”, Loredana Lecciso? Basta la notorietà riflessa del marito Al Bano per giustificarne l’overdose propinataci? La potremmo definire “effimero fenomeno trash” o “soubrette emergente dalle qualità troppo a lungo celate”? Evitiamo, in questa sede, di parlare anche della sorella: una raccomandata al quadrato, degna forse di una novella di H.G. Wells. Il deejay Linus ha efficacemente sintetizzato (e rapidamente liquidato, finalmente) la scottante questione con la massima “col trash si sdogana la merda”. E intanto Bruno “Sughero” Vespa ha dedicato alle Grandi Sorelle una puntata del suo serraglio, speculando sulla presunta somiglianza delle piccine con le mitiche Kessler: Natale è vicino, per cortesia non bestemmiamo.