Lettera aperta al Ministro Sirchia
"Abolite la televisione, e avrete una vita più lunga e salutare. Non abbandonatevi alla vita pantofolaia della televisione, che è nefasta e nuoce alla salute. Internet, al contrario rappresenta uno stimolo ad aprirsi a una vita attiva, che è il miglior modo per prevenire l'invecchiamento" (Girolamo Sirchia, Ministro della Salute, rivolgendosi agli anziani di Internet Saloon il 20 settembre 2004).
Caro Ministro, che la televisione sia deleteria per la salute (nei termini da Lei proposti) siamo d’accordo. Che, però, come alternativa a tale strumento tecnologico e sedentario Lei proponga una macchina parimenti (se non maggiormente) infernale come il computer ci deve stupire non poco. Inoltre, “ci consenta”, avremmo individuato destinatari più pertinenti ai contenuti della Sua lecita esternazione.
Ci permetta di manifestarLe quindi, sinceramente, le nostre perplessità.
- Il fenomeno dell’obesità infantile sempre più diffusa è sicuramente ‘merito’ di una maggiore passività delle recenti generazioni, che spesso prediligono videogames e trasmissioni pomeridiane al caro, vecchio gioco all’aperto. Perché non rivolgersi anche ai piccoli cittadini o ai loro genitori, sicuramente più fisicamente coinvolti dall’emergente e preoccupante fenomeno?
- La televisione ha avuto l’indubbio merito di rappresentare una grande e bonaria sorella intrattenitrice per tanti, troppi anziani soli e dimenticati. Se questi soggetti trovano nella televisione un surrogato della considerazione (e quindi, paradossalmente, dell’affetto) che dovrebbero ricevere invece dai propri familiari la colpa è unicamente dei distratti consanguinei, non certo di quell’apparecchio acceso in salotto per troppe ore e lasciato a parlare da solo per la pura gioia di sentire risuonare almeno una voce nel silenzio della solitudine.
- Pur comprendendo la Sua avversione per l’apparecchio televisivo, catalizzatore di logorìo di vita moderna, ci stupiamo che l’alternativa proposta sia proprio quell’Internet per il cui accesso è necessaria una pur minima – ma certamente onerosa – dotazione hardware (forse sproporzionata ai flussi medi pensionistici italiani, non trova?) e una conoscenza tecnica di base indispensabile all’usufrutto del mezzo. Meglio un semplice ed immediato telecomando, soprattutto alla luce della necessità di organizzare, dopo siffatta esternazione, corsi informatici collettivi nazionali gratuiti. Non s’inguai!
- Condividendo i Suoi oggettivi dubbi sulla limitatezza culturale (e fisica) offerta dal solo media televisivo, avremmo auspicato e gradito maggiormente un ammonimento a riscoprire sinergicamente anche la vita sociale, i libri, i giornali, la politica, l’impegno verso il prossimo. Forse sono anch’esse strade alla verità e alla salute interiore, alle quali nessun monitor – a prescindere dai contenuti – potrà mai sostituirsi.
Certi nella Sua comprensione La salutiamo con affetto.
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