1.7.04

Più che Sgarbi sembra Socci

Tra nudità e televendite, tra riproposizioni di goal europei e metodi infallibili per vincere al lotto, si aggira da qualche tempo sui nostri soporiferi schermi notturni un curioso personaggio, metamorfico e onniscente. Ha da poco ammesso di non chiamarsi effettivamente Andrea Sgarbi, come trionfalmente annunciava al suo debutto televisivo, e di non essere quindi figlio riconosciuto dell’omonimo critico (nonostante l’illustre paternità sia stata reiteratamente rivendicata “per gioco” dal 2001 sugli schermi di Rete7)… anche se la somiglianza emaciata e formale – fisica, non dialettica - è tangibile. Lo diremmo più parente prossimo dell’Antonio Socci di Excalibur, considerando soprattutto lo stato di agitazione ideologica quasi parossistica in cui tende a trascendere ogni volta che esplica, all’assopita audience, aspetti accademici e culturali “a sostegno dell’inferiorità dell’Islam” o “le somiglianze tra omosessualità e bestialità”.
Il nome del novello Giovanno d’Arco catodico, anzi canonico, è Andrea Dipré, conduttore di una trasmissione-cult (clonata, appunto, dalla ben più famosa “Sgarbi Quotidiani”) intitolata “Dipré e la modella” in omaggio alla malcapitata co-protagonista, desnuda e costretta a sorbirsi in piedi il quotidiano anatema del Responsabile Federale di TelePadania. Con un certo vanto, infatti, il conduttore afferma di aver tentato una fallimentare carriera politica, prima nella Margherita e poi nell’Ulivo, approdando definitivamente ai fasti della Lega in Trentino.
Tralasciando il giudizio meramente ideologico, quantomeno bizzarro ma ricorrente, non si può non apprezzare lo sforzo culturale svolto nell’ora antelucana, volto ad educare un manipolo di distratti spettatori ed espresso sì con saccenza ma con una consistente dose di buona volontà.
Uniche note dolenti: la mano destra immancabilmente appoggiata al mento, meditabonda e ruffiana, alla Bruno Vespa, e le esigenze commerciali di Rete che spesso interrompono definitivamente la verve pedagogica del maître-a-penser con l’improvviso annuncio di un nuovo servizio di telefonia erotica.