3.12.04

Diamo i numeri...

Occultismo catodico dei nostri tempi. Primo episodio: TG1 delle ore 13:30, mercoledì 1° dicembre 2004. Verso la fine del telegionale viene introdotto un servizio sul lotto: in particolare sul “ritardo” accumulato dal numero 53 sulla ruota di Venezia (ritardo protratto ormai da 161 turni), che avrebbe portato alcuni ‘viziosi’ partenopei alla rovina. C’è chi si è venduto la macchina, impegnandola nel gioco, o chi si è rivolto al proprio sacerdote per chiedere un prestito, poiché ridotto sul lastrico. Da un notiziario serio, istituzionale ed episcopale come dovrebbe essere quello di RaiUno, ci aspetteremmo un intervento delucidatorio dell’illustre statistico che spieghi candidamente – al termine del servizio – come le possibilità che esca un determinato numero siano indipendenti (e purtroppo matematiche e non ponderabili) rispetto al “ritardo” che noi, umani suggestionabili, presumiamo afflligga certe magiche sferette. Ma nulla. Inculchiamo, quindi, anche in altri potenziali giocatori l’irrazionale e deleteria teoria, avvalendoci dell’avvallo del buon TG. Secondo episodio: questa mattina due oroscopi, trasmessi più o meno contemporaneamente ma da diverse sorgenti cosmiche (antenna e satellite), hanno predetto per gli stessi segni un immediato futuro palesemente differente, in alcuni casi addirittura agli antipodi. L’astrologia è chiaramente una scienza perfetta. E poi condanniamo Wanna Marchi, dopo aver spento il televisore.