L'Isola dei Fumosi
Leggiamo il Devoto-Oli. “Famoso, agg. 1. Universalmente noto per l’eccezionalità degli aspetti positivi che presenta”... Conosciamoli meglio, allora, i protagonisti de “L’isola dei Famosi”, reality show campione di ascolti: qualcosa, forse, di universalmente noto ci sfugge.
Kabir Bedi: alias “Tigre della Malesia”, meteora tardo-Settanta, primo eroe della neonata televisione a colori. Raggiunge l’apice della propria notorietà quale ‘cattivo’ avversario di James Bond in “Octopussy” (1983). Da allora è solo una litania di soap, indianate (senza cowboys) e revivals del Corsaro Nero. Fama: mnemonica.
Rosanna Cancellieri: giornalista di costume e protagonista storica del TG3 ai tempi di TeleKabul. Inspiegabilmente convocata alla nuova edizione del reality (in quanto persona colta e autoironica) e protagonista “per gioco”, è stata – forse proprio per questi motivi – ‘trombata’ immediatamente. Fama: decisamente fuor d’acqua.
Carmen Di Pietro: figurina da giornaletto, deve buona parte della sua “notorietà” al matrimonio con il coetaneo Sandro Paternostro e all’esplosione in volo di una tetta ‘made in japan’. Però è intelligente. Fama: gonfiabile.
Dj Francesco: non pago della notorietà globale riconosciuta, dovuta a successi immortali quali “Salta” o “La canzone del Capitano”, ha deciso di passare alla storia - anche televisiva – seguendo l’ispirazione di film come “A Hard Day’s Night” dei Beatles. In fin dei conti il talento va valorizzato. Fama: paterna (quella di Roby Facchinetti, Pooh).
Antonella Elia: ogni commento è superfluo. Diretta concorrente di Carmen Di Pietro per il primato intellettivo del Gruppo, ha dato ulteriore spettacolo con risse e sentenze. Presentatrice dimenticata e oca da competizione, ha ripetutamente sfruttato la propria fisionomia adolescenziale come lolita “fuori quota” in resistibili trasmissioni. Fama: Quattro Stagioni Bormioli.
Valerio Merola: alias “Merolone”, un soprannome che lo (ci) riporta alle impietose (e ingiuste) vicissitudini sessual-giudiziarie di alcuni anni fa, che hanno minato definitivamente un personaggio sicuramente più “dotato” di tante altre mezze figure che calcano i palcoscenici televisivi contemporanei. Subito trombato dal pubblico (!). Fama: impietosamente nascosta.
Alessia Merz: l’eterna fidanzata dei calciatori, appartiene ad una singolare categoria di “inspiegabili”, presente da anni in televisione senza compiti specifici (v. Alessia Mancini, Elisabetta Canalis, etc.) se non quella di piacevole arredamento. Ogni tanto ci si accorge incidentalmente della loro esistenza, come in questa occasione o nell’ascoltare l’elenco dei capocannonieri di Champions League. Fama: appesa al muro dell’officina.
Sergio Muniz: modello. Fama: esaurita.
Patrizia Pellegrino: starlette, come si diceva ai suoi tempi. Presente sin dagli anni Settanta sulle riviste patinate pruriginose, ogni tanto ricompare all’improvviso come l’influenza. Fama: ossigenata.
Ana Laura Ribas: una valletta per tutte le stagioni. Fama: non pervenuta.
Totò Schillaci: un deja-vu, un affettuoso e sbiadito ricordo bianconero. Sembra la propria foto ritoccata: è comparsa infatti un’aiuola di fitti capelli corvini di cui ignoravamo l’esistenza. Fama: una cometa, nelle notti magiche di un secolo fa.
Aida Yespica: nota attrice... di spot, nonché amante di Ezio Greggio (ma non servono abilità particolari, basta prendere il numero alla cassa). Fama: usa e getta.
Continuamo così a leggere il Devoto-Oli: “…Famoso, 2. diffamatorio. (dal lat. ‘famosus’, ‘di cattiva fama’)”. Ah.
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