L'occupazione...
Et voilà.
Personalmente ho sempre ritenuto la fotografia di Hitler in visita alla ormai "propria" Tour Eiffel - scattata nell'estate del 1940 - l'emblema più drammatico della progressiva occupazione europea nazista. Vedere, infatti, un simbolo contestualizzato in un habitat non proprio, ovvero l'inquietante cancelliere tedesco passeggiare in uno sfondo da romantica cartolina d'inizio '900, è personalmente recepito come il metodo più spiazzante ed aggressivo per trasmettere un messaggio.
Fatte le dovute proporzioni, ho provato la stessa sensazione pochi giorni fa seguendo una puntata del programma "Confronti" diretta dal leghistone Gigi Moncalvo. Tale trasmissione ha la pretesa di mettere a confronto due opinioni differenti in un confronto "all'americana" (i due invitati si scambiano punti di vista ritti in piedi di fronte al conduttore). Venerdì scorso, i due contendenti (?) Vittorio Feltri e Paolo Liguori si sono confrontati sull'ipotesi di nominare senatrice a vita Oriana Fallaci.
Tutto, dico TUTTO in tale trasmissione era fuori luogo. Dal tasso di leghismo-qualunquismo del "nuovo che avanza" mai così dominante - anzi, assoluto - in un programma Rai (ecco la sensazione di esplicita 'occupazione' di cui sopra), al Segno della Croce iniziale del conduttore, assolutamente grottesco e forzatamente anticonvenzionale da apparire involontariamente ridicolo; dall'ipotesi di riconoscimento - tardivo - dei meriti della Fallaci (assurta a 'maitre-a-penser' della Nuova Destra dai tempi delle sue senili crociate antislamiche) ipotizzando un suo presumibile rifiuto preventivo di tale carica (che, montanellianemente parlando, risulta incompatibile con gli ideali della destinataria), agli ammiccamenti tra il Feltri, il Liguori e il Moncalvo.... stucchevoli e falsamente obbiettivi.
Una Rai non più solo "alla frutta", ma quasi al digestivo.
Modificato il 29 giugno 2007. Le parti in neretto del post contengono delle minime correzioni ortografiche al post originale, noto alle cronache e ritenuto dal G.I.P. della Procura di Alessandria non diffamatorio. L'opposizione della controparte a tale giudizio è stata a sua volta respinta. Pur conscio di tali errori di battitura, lesivi - questi sì - della mia reputazione di scribacchino, ho atteso che il magistrato concludesse il procedimento per intervenire con le correzioni.
Il post, in fin dei conti, non è un granché... vero? A me, ad esempio, non è mai piaciuto particolarmente.
8 Comments:
è un vecchio trucco, quello della querela censoria, davanti al quale piegarsi non lice. vai fino in fondo.
ho fatto quello che potevo...
mi dispiace tantissimo
solidarieta'
mediapop.blogspot.com
ho fatto quello che potevo...
mi dispiace tantissimo
solidarieta'
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hai tutta la mia solidarietà certo è che adesso ci penserà bene a farsi il segno della croce corre il rischio di far la fine di Calderoli visto che i leghisti sono riusciti a farsi prendere di punta dai terroristi islamici e noi con loro.... se importa io trovo di pessimo gusto ostentare la religione cattolica alla fine dimostrano di essere esattamente come i mussulmani che tanto disprezzano...
Non vi conoscevo ed ho letto di questa storia sull'Unità non posso che esprimervi solidarietà. E' incredibile che in questo paese accadano cose del genere, se non riusciamo ad uscirne fuori con un colpo di reni in extremis (9-10 aprile) siamo f(...)ritti.
uno come Moncalvo il Messia lo chiamava "sepolcro imbiancato"
Salve,
e' chiaro l'avvertimento di Moncalvo: colpirne uno ( anzi due) per educarne cento o mille o tutti. L'avvertimento non e' diretto ai due blogger che, vista la pretestuosita' della querela non rischiano proprio nulla, quanto a tutti gli altri (blogger o no). E' sulle paure, sui dubbi, sulle incertezze di chi vuole semplicemente dire la sua e che non conosce i propri diritti che il Moncalvo specula strategicamente.
Che fare?
Continuare, continuare, continuare.
Proprio stasera mi sono imbattuto nella trasmissione di Moncalvo, e morivo dalla voglia di mandargliene a dire 4, cercando l'e-mail della trasmissione ho trovato invece questa incredibile storia di prepotenza, classica dei leghisti-fascistoni (notare che sono bergamasco)
Moncalvo,come uomo ti devi vergognare, come conduttore,SOSPENDITI
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